Bulova MIL-SHIPS-W-218 “Summersible”
Onorando una serie di prototipi (solo 12 pezzi di cui 3 consegnati per i TEST) del 1957 creati da Bulova per la Marina degli Stati Uniti basati sul contratto MIL-SHIPS-W-2181 mil-spec per i primi “Frogman” militari americani, la riedizione del Bulova MIL-SHIPS fa rivivere un pezzo di orologeria pioneristica molto raro, tanto raro che l’organizzazione Bulova di oggi non era nemmeno più a conoscenza dell’esistenza. È stata la perseveranza di un singolo collezionista, Il sig. Adam Victor, affascinato dalla storia degli orologi subacquei militari, che ha portato l’orologio all’attenzione dell’azienda il MIL-SHIP-W-218 e li ha aiutati a riportarlo in vita oggi in questa splendida edizione a tiratura limitata.
Il 5 dicembre 1955, il Bureau of Ships degli Stati Uniti creò “Contract Specification; Orologio da polso, sommergibile, MIL-SHIPS-W-2181” per soddisfare le esigenze operative dei subacquei dell’Explosive Ordnance Divers (EOD) e dell’Underwater Demolition Team (UDT). La specifica affermava che l’orologio desiderato doveva essere a tenuta stagna, impermeabile all’ingresso di acqua, offrire visibilità al buio e avere un anello esterno girevole (lunetta). Due anni dopo, nel maggio del 1957, Bulova presentò il primo di tre distinti cicli di prototipi per i test presso la Navy Experimental Diving Unit (NEDU). L’orologio presentava uno speciale fondello in due pezzi, uno spesso supporto per cassa antimagnetico in ottone e il movimento manuale 10 BPCHN con un meccanismo a frizione unico che impediva l’over-wound dell’orologio. Un altro piccolo lotto di prototipi fu consegnato nel 1958 per i test sul campo dalla Diving Unit e dal team di “frogman” UDT-21 della Marina.
Nel dicembre 1959, una pagina intera fu dedicata all’orologio presentato da Bulova nel “Bureau of Ships Journal”, descrivendolo come il nuovo orologio subacqueo specializzato per i militari. La Marina USA era entusiasta e pronta ad ordinare l’orologio, ma la Bulova, incredibilmente, lasciò cadere il contratto di fornitura, rinunciando a produrlo e lasciando la “commessa” ad una società appositamente costituita che già forniva attrezzature sub alla marina usa, la Rayville che assieme ad un importatore e assemblatore di orologi, l’azienda Tornek, realizzarono la fornitura .
Bulova infatti in quel periodo era fortemente impegnata come fornitore militare di strumentazioni per la U.S Air Force e per la nascente corsa allo spazio della NASA. Tutti i suoi sforzi erano rivolti alla realizzazione di quella rivoluzione incredibile che sarebbe stata l’ ACCUTRON, orologio che ha equipaggiato tutti i veicoli della Serie Gemini, Mercury e Apollo, oltre ai prototipi X-Plane e i polsi dei piloti degli U2 e dell’SR-71 della CIA. Accutron, infatti, sarebbe stato il primo orologio americano nello spazio, e l’impegno per realizzare questo strumento prima del 1960 fu enorme per Bulova. e se si avanza velocemente di un paio d’anni e si guarda al clone “Tornek Rayville” , che ha sostituito il Bulova, l’ordine della marina fu solo per 1.000 orologi, troppo pochi per mettere in piedi una catena di produzione.
Ci sono solo 12 prototipi conosciuti dell’originale Bulova MIL-SHIPS-W-2181 là fuori. Il Sig. Victor ne ha posseduti ben cinque; e attualmente ne ha ancora due in collezione. Dopo essere stato presentato a Michael Benavente, amministratore delegato di Bulova, nell’estate 2019, Victor , mettendo a disposizione di Bulova uno dei suoi esemplari ha posto le basi per l’ultima produzione della serie “Archive” dell’azienda americana, anche condividendo la storia del MIL-SHIPS-W-2181 e il suo rapporto personale con l’orologio, con la Bulova stessa, che altrimenti non avrebbe mai potuto ricreare questo magnifico modello.